(rimossa dal vecchio roquentin.net per eccesso di spam: datata, per fortuna)
Sono caduto vittima dei moralisti, mio malgrado. Il moralista è l’idiota incoronato da sé, è la vergine dei dieci minuti, il cacasenno in cimbali che scopre la stessa luna di Ciaula e la deve condividere a costo della vita. L’altrui approvazione è la migliore cipria per la sua esistenza infame, e un tozzo di consenso non è difficile da mendicare. Si dice che, prima di essere seppelliti, dovranno pur vivere. Vivano, dunque: e da una fortezza di cartapesta rompano pure i coglioni, ma a piccole rate. Non qui. Non adesso. Mai più. Il moralista: questa pietra di sublime stupidità non camminerà mai da sola, come ogni pietra, come è ovvio: si regge su numerosi bastoni, le fragili fondamenta di un castello di frottole: gli altri - lo specchio - daranno l’assenso, meglio se esplicito, e per il potere di un dio acefalo l’opera sarà compiuta e poi rifinita. La pantomima sarà realtà, la paglia si farà acciaio, e la coda servirà a incidere i languidi solchi di una personalità patetica. A proposito, mi devo ammorbidire, lo dicono tutti, una stagione a bagnomaria mi renderà adatto al mondo, così da poter scrivere lettere a individui che detesto, a stringere mani che non conosco, a ringraziare, incassare e riciclare virtù inesistenti per anime bisognose di grandi dosi di quell’aria fritta. Allegria, dunque, finalmente ho capito, il cavolo che mi ha partorito non era dei migliori, serviva del tempo: ce l’ho fatta, ci sono, eccomi, mi adatto, mi curvo, mi inchino, mi fletto, sono la gomma dei vostri sogni. Il mondo è senza dubbio un luogo confortevole, a brand new world, perché Huxley era un inguaribile ottimista, bisogna riconoscerlo, e quattro teste di cazzo possono rifare l’universo da capo in meno di una settimana, con due giorni di siesta, cinque giorni in tutto, viventi compresi. Carichi d’oro e di singolare amore, affermano un'indiscutibile verità e realizzano una grandiosa cialtronata: si accorgono che il mondo fa schifo, sanno bene come peggiorarlo, e agiscono di conseguenza. Voglio dormire. Moralizzato fino al midollo, pieno dei migliori sentimenti, pronto a collaborare: prendetemi sul serio, sono il sovrano degli imbecilli che dilapida il proprio tesoro, sono il terreno fertile, sono la vita che cresce, il cancro che attecchisce, sono la gramigna che non avvizzisce mai: arrivo, aspettatemi. Domani è un altro giorno, domani è già tardi. Domani sarò morto, con il vostro permesso, ma terribile e immorale esattamente come ieri.
It was never OK, it is not OK, it will never be OK, you should know it, Mr Existentialist.* * (M.T., lettera privata)
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