"Mi dovresti spiegare cosa hai voluto dire."
"Così, in una frase?"
"In breve."
"Non posso."
"Devi."
"Non voglio."
"Dammi il senso!"
"Arriva…"
"Soggetto, predicato e complemento."
"Si è fermato."
"Che vuol dire?"
"Non arriva più. E’ permaloso, non ne vuole sapere."
"Ci può dare un accenno, un indizio, un concentrato? Mantenendo intatto il tono."
"Stravolto dalla rabbia…pare facile. Si è andato a nascondere."
"Il signore non si concede. A chi appartiene?"
"Era mio."
"Allora comandalo!"
"Umiliarlo così?"
"Ti fa pena."
"Sì."
"E’ più importante di me."
"Solo nel ramo della pena."
"E’ una cosa!"
"Pure tu."
"Almeno per una certa ristrettezza di vedute…"
"Ah già, tu sei rivoluzionaria. E la rivoluzione impianta l’anima."
"Io ho delle idee, tutto qui."
"La rivoluzione e le idee: la tua topaia teorica."
"Non mi hai ancora spiegato nulla."
"Scriverò un libro di una riga e te lo leggerò dall’inizio alla fine."
"Allora sarai chiaro."
"In un lontano futuro…"
"E’ ancora offeso?"
"Sempre."
"Si può fare nulla?"
"Potremmo provare a fingere che non ci interessi. Alzati."
"Che fai?"
"Io presidio la porta di destra e tu quella di sinistra. Quando salta fuori è fatta."
"E se prova a scappare?"
"Colpisci alle gambe."
boom, boom, boom!!!
Posted by: p.s.v. | November 17, 2005 at 11:33 PM
In effetti il commento perfettamente in tema:)
Posted by: ivan roquentin | November 19, 2005 at 03:15 AM