Ho preso in considerazione l’idea di dividere la mia vita in due non come la notte e il giorno non come la noce di cocco non come Berlino che confusione amore mio oggi muovendo gli occhi muovevo il mondo secondo te si è spostato di un millimetro sono ostinate le cose sono duri calli è la forma che sbuffa è un colpetto di tosse dentro un ospizio un vecchietto dovrà pur essere morto in quel preciso istante sostituito da un superuomo in perfetta salute è la parte peggiore di me non riesco a fare a meno di vivere ho amato quel vecchietto ma non so chi sia lui è morto senza la mia avemaria potrei disprezzarlo per convenienza ma sono sconveniente per costituzione amore mio sostiene che non si capisca ma in effetti non si deve capire non c’è niente da capire si capirà domani oggi incomprensione e malinteso mi possono bastare mi hanno capito fino alle otto e trenta si sono sciupati cazzi in pompini di reciproca benevolenza adesso basta voglio la loro idiozia la loro più pura idiozia quando avranno finito tirerò lo sciacquone come di consueto è un problema astratto a questo punto il lettore indignato ha abbassato lo sguardo ci vuole la cruda materia perdio il crudo corpo il crudo protagonista dell’imbroglio carne ossa e faccia di cazzo la verità è un fatto personale tra me e il mondo una polemica infinita sono stanco portatemi a casa con le mie pagine inutili con le mie parole vane con le mie buone intenzioni con i miei pessimi risultati il vecchietto ormai cadavere si rivolge a me dicendo hai ragione ma non te lo posso dire quando si muore si muore ma anche da vivi non è un gran sollazzo ci manteniamo a debita distanza l’uno dall’altro soprattutto nelle occasioni che contano il coraggio è la scelta più rara si preferisce una verità insignificante il coraggio è innocente e generoso e verso l’innocenza o verso la compassione non si distende un’anima e non si incrocia un beato del piffero la volontà la vanità la crudeltà le nostre doti migliori il bisbiglio dello Spirito Santo non s’ode più com’è insensato il mondo come lo abbiamo voluto noi ritenendo che fosse Un Altro a volerlo oppure un pauroso Ulisse che si sedette a fissare le Colonne.
Bravo!
Posted by: Simone | November 15, 2005 at 07:54 AM
Grazie Simone, non avevo davvero letto il commento, scusa...
Posted by: ivan roquentin | December 01, 2005 at 06:53 AM